Tazzari Zero


Auto Elettriche / mercoledì, Maggio 2nd, 2018
E’ finalmente in vendita la nuova Tazzari Zero. La vetturina squadrata è stata presentata al Motor Show 2009, dove si è fatta notare per svariate caratteristiche – e non solo perchè era praticamente l’unico modello nuovo presente alla rassegna. Elettrica, italiana, tecnologica e sportiva. Cosa chiedere di più a una vettura dei nostri tempi? Non è un’auto low cost, ma dopotutto offre un’ampia dotazione tecnologica e risulta costruita da un laboratorio quasi artigianale, con tutto ciò che ne deriva.

La Tazzari Zero non è nemmeno particolarmente avvenente, però non dispiacerà la sua linea fumettistica, quasi tagliata con l’accetta che ultimamente sta tornando di moda.
Dopo tutte le male parole indirizzate contro la povera Daihatsu Materia – da non perdere la nuova Daihatsu Mira Cocoa – qualcuno ha osato riproporre quelle forme squadrate così poco aerodinamiche con la Nissan Qube.

La Zero tuttavia è ben poco giapponese, e anche il prezzo si mostra più consono alla produzione “sartoriale” italiana. Il prezzo base della city car è di 18.000 euro, ponendo la vettura al di sopra di quelle che potrebbero essere le sue principali concorrenti (sebbene la Zero sia innegabilmente unica). Tuttavia la ricca dotazione di serie non farà rimpiangere un prezzo non così stracciato: batterie agli ioni di litio, cerchi in lega da 18 pollici, volante riverstito in pelle, pedaliera in alluminio da sportiva e autoradio con ingressi per cd ed Mp3.

Grazie al suo peso eccezionalmente contenuto – 542 chili – la vetturina consente al motore di esprimersi: scatto da 0 a 100 in 5 secondi, velocità massima di 100 Km/h. L’autonomia dichiarata è di 140 Km e per fare il pieno d’energia sono necessarie nove ore di ricarica.

Il successo delle citycar continua a crescere, soprattutto per via dell’incessante aumento dei costi del carburante e del traffico sempre più congestionato. Per chi utilizzi l’automobile prevalentemente in città, viaggiando spesso da solo, una macchina di dimensioni contenute è l’ideale per districarsi negli ingorghi, per facilitare il parcheggio e per risparmiare sul costo del carburante, dato che più piccola è la macchina, più piccolo è il motore.

E’ da questo concetto che è nata la Tazzari Zero, una due posti completamente elettrica, che si vuole proporre come un’alternativa alle citycar tradizionali, ma che non rinuncia a nulla in termini di prestazioni, di look o di comodità e che rivela un cuore sportivo tipicamente “made in Italy”.

La Zero è infatti un prodotto 100% italiano e si basa su un telaio in alluminio, proprio come le auto da corsa, che garantisce robustezza e leggerezza. La stessa filosofia è stata seguita per la scelta della carrozzeria, tutta in ABS, dalle linee molto originali. Il look è decisamente sportivo, e le 12 colorazioni disponibili (su ordinazione si può richiedere un colore completamente personalizzato) contrastano ed esaltano il nero della capote e dei particolari di chiara ispirazione racing, come i gruppi ottici tondi, le minigonne e i parafanghi maggiorati; chiudono i cerchi in lega di alluminio da 15”, disponibili in 3 colori e dotati di pneumatici 175/55.

Gli interni

Gli interni non sono da meno: si parte dal piccolo volante a tre razze rivestito in ecopelle e si passa ai sedili, sempre in ecopelle, molto avvolgenti e di chiara ispirazione sportiva, così come diversi particolari in alluminio fra i quali spiccano i pedali “racing” e le maniglie. La strumentazione è centrale e prevede il tachimetro, il contachilometri, l’indicatore di carica e le spie dei servizi. Un indicatore a led, posizionato subito dietro al volante, mette in evidenza il consumo istantaneo.

Quattro vistosi pulsanti colorati gestiscono le modalità di funzionamento del motore, che può essere impostato, a seconda delle circostanze, secondo diversi profili di rapporto fra prestazioni e consumi. Il pulsante blu (rain) limita l’accelerazione in caso di scarsa aderenza, quello giallo (standard) offre prestazioni medie, il verde (economy) privilegia l’autonomia riducendo le prestazioni e quello rosso (race) attiva la massima potenza . Altri due pulsanti, più in basso, impostano il senso di marcia.

I finestrini e gli specchietti sono elettrici, la chiusura è centralizzata e attivata da telecomando, c’è il riscaldamento e l’impianto autoradio; insomma, non si rinuncia a niente di tutto quello che si troverebbe su un’auto normale o su altre citycar di fascia medio alta. La Zero può ospitare comodamente due persone, anche di alta statura, e per quanto riguarda i bagagli ne consente il trasporto in due vani: uno anteriore, da 30 litri, ed uno posteriore da 150, entrambi sotto chiave.

In città

In città la Zero si dimostra particolarmente a proprio agio, grazie alle dimensioni ridotte e alla prontezza del motore. I motori elettrici, essendo dotati di una coppia costante, non hanno bisogno ne di cambio ne di frizione cosa che si rivela molto comoda nel traffico urbano. La risposta al pedale dell’acceleratore, inoltre, è sempre pronta e lineare e consente di regolare la velocità con una precisione che è difficile riscontrare nei motori a scoppio.

Lo sterzo è diretto e non è assistito, ma nonostante il volante sia piccolo (come si addice ad una vera sportiva) e le gomme siano larghe, non si fa troppa fatica, anche grazie alla buona distribuzione dei pesi. Bastano piccoli movimenti per impostare i cambi di direzione, così che la maggior parte delle svolte si possa effettuare senza staccare mai le mani dal volante.

Buche e pavé sono ben assorbiti dalle sospensioni, ma si avverte una certa rigidità dell’assetto che si traduce, comunque, in una piacevole sensazione di stabilità in curva. La trazione posteriore e il già citato sterzo diretto, inoltre, assecondano ed esaltano la prontezza del motore, così che già dopo pochi metri ci si ritrovi a scattare e zigzagare in mezzo al traffico con un’agilità sorprendente.

Anche se l’acceleratore è perfettamente modulabile e il motore sempre docile, è facile capire come le potenzialità della Zero non si limitino all’ambito urbano, e come potenza e prestazioni siano più che adeguate anche per spazi più ampi.

Prestazioni

Le batterie al litio sono in grado di garantire fino a 140km di autonomia (variabili, ovviamente, a seconda del tipo di guida) e consentono al motore da 15KW di spingere la Zero fino a 100Km/h; numeri che rendono irresistibile la tentazione di uscire dalla città e dirigersi, ad esempio, verso la strada costiera, per cedere alla tentazione di premere il tasto rosso.

Nelle strade extraurbane e a velocità codice, prossime ai 90Km/h la Zero è sempre molto stabile e sicura e il viaggio è reso ancora più piacevole dalla estrema silenziosità, tipica delle macchine elettriche.

Fuori città

E’ quando iniziano le curve e i saliscendi, però, che la Zero da veramente il meglio di se e la sua anima sportiva si rivela completamente, scatenata dall’accensione del pulsante “Race”. L’interasse corto (la macchina è lunga in tutto 288cm) e la carreggiata larga (156cm) fanno quasi somigliare la Zero ad un Kart, complici anche le già citate gomme di generose dimensioni e il baricentro bassissimo. Una particolare attenzione, infatti, è stata rivolta alla distribuzione dei pesi che vede le batterie ripartite nei vani sotto ai sedili e nella parte anteriore della vettura. Anche il motore è posizionato in un punto molto basso e in corrispondenza dell’asse posteriore, leggermente spostato verso destra per bilanciare il peso del conducente, visto che è dimostrato che nella maggior parte dei casi le vetture (e specialmente le citycar) vengono utilizzate da una sola persona.

Lo sterzo diretto, quando si affronta il misto stretto di una strada costiera o di collina, richiede una certa decisione nell’inserimento in traiettoria, ma è un piacere sentire letteralmente scorrere la curva attraverso il volante. L’assetto è sempre stabile e le sospensioni non si scompongono neanche se si guida di prepotenza. Anzi, per chi sia abituato ad un’utilitaria o a una media, potrà sembrare strano notare come, anche nelle curve più strette, la Zero si inclini davvero pochissimo.

Questa rigidità e la trazione posteriore, però, richiedono una certa autorità nella guida più spinta, per assecondare il sovrasterzo che si manifesta anticipando l’apertura del gas rispetto all’uscita della curva. Dosando l’acceleratore e, soprattutto, contando su una risposta sempre precisa e costante del motore e liberi dal pensiero delle marce, però, si impara presto a pennellare le curva di potenza, e già dopo qualche minuto di guida ci si ritrova con un infantile sorriso stampato in faccia.

Si rimane davvero sorpresi nell’accorgersi quanto forte sia la spinta dei 15KW del motore, soprattutto in salita, e non è raro ritrovarsi a chiedere strada a qualche macchina “normale” che non riesce a tenere il passo della Zero, specialmente in curva e in ripresa. La frenata è più che adeguata visto che può contare su quattro freni disco, anche se l’assenza del servofreno richiede un minimo di pratica prima di poter essere gestito con la massima precisione.

Queste caratteristiche di guida sono dovute anche al peso ridotto della Zero (542Kg) che consente percorrenze in curva molto più veloci, accelerazioni brucianti e spazi di frenata altrettanto ridotti rispetto alle altre auto.

Autonomia

Le caratteristiche di guida della Zero, insomma, si rivelano davvero eclettiche e possono soddisfare molte esigenze. In città è agile, scattante e comoda grazie alle dimensioni ridotte e alla fluidità del motore. L’autonomia, che arriva fino a 140Km, e la velocità massima di 100Km/h ne consentono l’uso anche per gli spostamenti extraurbani o, ad esempio, per i pendolari a breve distanza. La prontezza del motore e l’impostazione decisamente sportiva del telaio e delle sospensioni la rendono inoltre adatta per piccole gite fuoriporta, specialmente per chi ami guidare lungo percorsi ricchi di curve e di saliscendi.

Non bisogna dimenticare che la Zero è anche un’auto ecologica e non solo perché, essendo elettrica, non emette gas inquinanti, ma anche perché sfrutta materiali completamente riciclabili come l’alluminio e le particolari batterie al litio. L’alimentazione elettrica, inoltre, consente di ignorare i blocchi del traffico per inquinamento e in molti Comuni di accedere alle ZTL.

Prezzi e costi

Dopo aver descritto le caratteristiche estetiche e prestazionali della Zero è opportuno affrontare il discorso meramente economico: iIl prezzo della Zero è di 25’000 euro, una cifra che, confrontata alle macchine tradizionali, può sicuramente spaventare, almeno inizialmente, ma che alcune considerazioni possono rendere interessante.

Innanzitutto bisogna considerare che la Zero, come vettura elettrica, è esente dal pagamento del bollo per i primi 5 anni e che, essendo immatricolata come quadriciclo a motore, gode di sostanziosi vantaggi economici in termini di assicurazione (oltre a poter essere guidata a partire dai 16 anni di età) che può arrivare a costare praticamente la metà rispetto a quella di una normale citycar (normalmente immatricolata come autoveicolo).

Un altro risparmio è quello legato alla manutenzione perché, rispetto ad un motore a scoppio, quella del motore elettrico è praticamente nulla. Niente tagliandi: non c’è olio da cambiare, ne filtri o candele da sostituire, ne distribuzione da registrare e tutto il resto. I componenti sono inoltre ridottissimi in termini di quantità e quindi ci sono molte meno probabilità di guasti.

Ma i risparmi più consistenti sono senz’altro quelli che riguardano i consumi. Il costo medio per Km, in termini di corrente elettrica di un’utenza domestica, è di circa 2,7 centesimi di euro. Una percorrenza annuale di 12’000km (30km al giorno) significa una spesa complessiva di 324 euro. Basta fare un rapido calcolo relativo alla stessa percorrenza con i costi attuali del carburante per rendersi conto di quanto si possa effettivamente risparmiare nel corso di un anno.

La ricarica può avvenire con una normalissima presa di corrente e, attraverso un apposito selettore, si può scegliere la quantità di potenza assorbita, regolandola a seconda della portata del proprio contatore e del carico in atto in un determinato momento (ad esempio riducendolo se si ha lavatrice o il forno acceso). In questo modo il tempo di ricarica varia da 5 a 14 ore, ma avendo a disposizione un impianto a 380V si possono portare le batterie all’80% della capacità in soli 50 minuti.

Aziende o privati che posseggano un impianto fotovoltaico, comunque, possono ricaricare la Zero praticamente gratis, riducendo i tempi di ammortizzazione dei costi.

Insomma, se si sta valutando l’acquisto di una minicar per un utilizzo tipicamente urbano o comunque extraurbano a corto raggio, e non si vuole rinunciare a niente in termini di design, comfort e, soprattutto, prestazioni, la Tazzari Zero può senz’altro essere considerata come una valida alternativa, specialmente se vista come un investimento a medio e lungo termine.